16 MAGGIO 2025
Quando pensiamo a un’esperienza ecommerce efficace, siamo abituati a concentrarci su design, velocità e conversioni. Ma c’è un elemento fondamentale, spesso trascurato, che sostiene tutto questo: l’accessibilità.
Progettare pensando anche alle persone con disabilità non è da considerarsi meramente una scelta funzionale, né soltanto una questione di conformità: è una responsabilità che non possiamo più ignorare. L’accessibilità digitale riguarda milioni di persone e rende ogni esperienza online più equa, inclusiva e fruibile per tutti. Un sito accessibile non migliora solo la vita di chi ha esigenze specifiche: crea ambienti digitali più chiari, più semplici e più umani per l’intera comunità.
Disabilità e accessibilità digitale: contesto e dati di mercato
A livello globale, si stima che circa 1,3 miliardi di persone vivano con una disabilità significativa – pari al 16% della popolazione mondiale.
(Fonte: https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/disability-and-health)
In Europa, il dato è ancora più alto: 1 adulto su 4 convive con una forma di disabilità, incontrando spesso barriere anche nell’accesso a servizi online essenziali.
(Fonte: https://www.consilium.europa.eu/it/infographics/disability-eu-facts-figures/)
L’accessibilità digitale ha quindi un impatto reale su una parte enorme della popolazione, troppo spesso ignorata nei progetti web. E non si tratta solo di disabilità permanenti: anche condizioni temporanee o situazionali – un braccio ingessato, una connessione instabile, uno schermo esposto alla luce solare – possono limitare l’accesso ai servizi online. Senza dimenticare chi, pur senza utilizzare tecnologie assistive, ha capacità visive ridotte e beneficia comunque di interfacce più leggibili.
Progettare un ecommerce accessibile significa rispondere a esigenze reali e diffuse, contribuendo a costruire un digitale più giusto e più accogliente per tutti.
Un design accessibile non è solo etico o conforme: è necessario. È il segno di un’attenzione concreta verso le persone, nella loro diversità e complessità.
Opportunità e rischi legali legati all’accessibilità digitale
Nonostante i progressi, nel 2025 il 94,8% delle homepage presenta ancora errori di conformità alle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), con una media di 51 errori per pagina. Questo dato mostra quanto il mondo digitale sia ancora lontano dall’essere veramente inclusivo: molti siti continuano a escludere milioni di persone e si espongono anche a rischi legali concreti. Solo negli Stati Uniti, nel 2024, sono state registrate oltre 4.000 cause legali per violazioni dell’Americans with Disabilities Act (ADA). (Fonte: https://usablenet.com/).
Investire in accessibilità, oltre a essere un atto etico e necessario, porta anche a esperienze digitali migliori per tutti. Secondo Forrester Research, ogni dollaro investito in accessibilità può generare un ritorno di 100 dollari, grazie a siti più usabili, meglio indicizzati e capaci di coinvolgere un pubblico più ampio.
Linee guida e normative per un web accessibile
L’approccio alle WCAG 2.1 è cruciale per garantire un web accessibile. Queste linee guida, sviluppate da The World Wide Web Consortium (W3C), sono basate su principi chiave come la percezione, l’interazione, la comprensione e la robustezza (acronimo POUR). Per ottenere il livello AA, bisogna soddisfare requisiti come il contrasto tra testo e sfondo, la navigabilità tramite tastiera e l’identificazione chiara degli errori nei form, migliorando così l’accessibilità per le persone con disabilità.
L’European Accessibility Act (EAA) mira a uniformare gli standard di accessibilità per prodotti e servizi digitali nell’UE, inclusi gli ecommerce. L’Italia ha recepito la direttiva con il D.lgs. 82/2022, in vigore dal 28 giugno 2025. L’EAA fa riferimento come requisito minimo alle WCAG 2.1 AA, ma il W3C raccomanda già l’adozione delle WCAG 2.2, che introducono miglioramenti chiave, soprattutto per mobile e disabilità cognitive. Per le aziende, è strategico adeguarsi almeno alle WCAG 2.1 AA e pianificare l’aggiornamento alle 2.2.
10 Best Practices UX, SEO e TECH per l’accessibilità del tuo ecommerce
Per rendere un ecommerce accessibile si possono adottare delle soluzioni concrete, in grado di migliorare l’esperienza di navigazione per tutti gli utenti. Ecco 10 best practice che puoi seguire per progettare un sito più inclusivo.
2. Markup Giusto (HTML Semantico)
Scegli sempre gli elementi HTML più adatti: ad esempio <header> per l’intestazione, <nav> per il menu, <main> per il contenuto principale e <footer> per il piè di pagina. Questo aiuta sia i motori di ricerca sia i lettori di schermo a capire la struttura del sito, senza dover interpretare codice complesso.
3. Navigazione da Tastiera
Molte persone non possono usare il mouse: verificare che tutte le funzioni del sito si possano attivare con la tastiera è fondamentale. Controlla che il “focus” (il riquadro che mostra l’elemento attivo) sia sempre visibile, così l’utente sa dove si trova mentre naviga premendo Tab e Shift+Tab. (WCAG 2.1 SC 2.1.1)
4. Intestazioni Chiare
Organizza il contenuto con titoli gerarchici: <h1> per il titolo principale, <h2> per i capitoli, <h3> per le sezioni, e così via. Titoli descrittivi e ordinati aiutano tutti a orientarsi nella pagina e migliorano la visibilità sui motori di ricerca.
5. Testo Alternativo per le Immagini
Ogni immagine va descritta con un testo alternativo (alt text) che spiega cosa raffigura: è utile per chi non può vedere le immagini e aiuta anche i motori di ricerca a indicizzare meglio il sito.
6. Ottimizzazione delle Performance
Riduci il peso della pagina con tecniche di ottimizzazione come lazy-loading e compressione delle immagini, per migliorare la velocità e l’accessibilità. Un sito lento è un sito inaccessibile.
7. Pop-up e Overlay Accessibili
I pop-up, come quelli per iscriversi alla newsletter o accettare i cookie, possono creare problemi a chi usa la tastiera o un lettore di schermo. Quando si aprono, dovrebbero comportarsi come una finestra che si “sovrappone” alla pagina: l’utente deve potersi muovere solo all’interno del pop-up, senza saltare accidentalmente ad altri contenuti sullo sfondo. Inoltre, il cursore (o “focus”) deve finire subito sul primo pulsante o campo da compilare del pop-up. Solo quando il pop-up viene chiuso, l’utente può tornare a navigare nel resto della pagina.
8. Feedback nei Moduli
Quando un utente compila un modulo e commette un errore, fornisci un messaggio chiaro che spieghi cosa non va e come correggerlo. Collega il messaggio all’input con “aria-describedby” e segnala i campi non validi per far capire subito dove intervenire. (WCAG 2.1 SC 3.3.1)
9. Gestione degli Aggiornamenti Dinamici
Quando il contenuto della pagina cambia senza un’azione evidente da parte dell’utente (ad esempio, l’aggiornamento del carrello), è importante segnalarlo in modo chiaro anche a chi usa un lettore di schermo. Usa gli attributi come aria-live=”assertive” per contenuti urgenti e aria-live=”polite” per quelli meno prioritari, così tutti gli utenti saranno informati dei cambiamenti.
10. Controlli e Test Continui
L’accessibilità non è un “one‑time job”: integra strumenti automatici come axe o Lighthouse nella tua procedura di sviluppo, fai test manuali e raccogli feedback da utenti con disabilità. Solo così potrai mantenere il sito accessibile anche dopo aggiornamenti e modifiche.
Come valutare se il tuo ecommerce è accessibile?
Per valutare l’accessibilità del tuo ecommerce, inizia con strumenti automatici come axe, Lighthouse e WAVE, che offrono una panoramica rapida delle problematiche. Successivamente, esegui test manuali con screen reader (NVDA, VoiceOver) e prova di navigazione da tastiera per scoprire problemi non rilevati automaticamente.
Considera l’uso di widget di accessibilità per migliorare l’esperienza, ma ricorda che non rappresentano una soluzione completa.
Infine, la valutazione finale dovrebbe essere fatta testando direttamente con gli utenti per garantire un’esperienza inclusiva e funzionale.
Conclusione
Un sito più accessibile è anche un sito con una UX più curata: migliorare leggibilità, percorsi e micro-interazioni significa offrire un’esperienza migliore a tutti gli utenti, non solo a chi ha esigenze specifiche.
Ogni ecommerce è diverso e ha margini di miglioramento unici: insieme possiamo aiutarti a individuare le aree critiche e a progettare interventi mirati per ridurre le frizioni e massimizzare le conversioni.