23 SETTEMBRE 2025
Riprende la nostra analisi sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore ecommerce, presentando i dati del secondo trimestre del 2025. Dopo aver osservato una fase di crescita consolidata a inizio anno, i nuovi dati confermano le tendenze emerse, mostrando come l’AI stia trasformando il modo in cui i consumatori scoprono e acquistano prodotti online. Le principali piattaforme e i nuovi player del settore continuano a evolversi rapidamente, consolidando l’intelligenza artificiale come un canale sempre più strategico e performante.
Come sono cambiati gli assistenti AI (Q2 2025)
Gli assistenti basati su intelligenza artificiale continuano a evolversi rapidamente, migliorando le capacità iniziali di semplici chatbot interattivi. Nel primo trimestre del 2025, il focus era principalmente sull’integrazione con la ricerca web in tempo reale e sull’apertura di nuovi canali d’acquisto. Ad esempio, ChatGPT aveva affinato la sua capacità di suggerire prodotti, mentre Claude aveva appena introdotto la sua funzione di ricerca web. Anche Perplexity manteneva la sua forte integrazione con le piattaforme e-commerce, mentre Gemini si concentrava sulle AI Overview nelle SERP. Modelli emergenti come Mistral e DeepSeek iniziavano a farsi notare nel contesto della ricerca di prodotti, pur con volumi ancora contenuti.
Il secondo trimestre del 2025 ha segnato un’accelerazione di queste tendenze, portando innovazioni concrete che trasformano radicalmente l’esperienza di acquisto online e l’interazione con l’utente. I principali player hanno rafforzato le proprie piattaforme con funzionalità mirate:
Questi sviluppi evidenziano un chiaro spostamento da una semplice ricerca a una facilitazione diretta dell’acquisto e a un’esperienza utente sempre più personalizzata e multimodale.
L’impatto nel settore ecommerce (Q2 2025)
L’analisi del traffico aggregato per il settore e-commerce continua a evidenziare il ruolo sempre più consolidato degli strumenti di AI (come ChatGPT, Perplexity, Gemini) quali fonti di referral. Dopo una crescita del 56,4% registrata nel primo trimestre del 2025 rispetto a fine 2024, il trend si è assestato nel secondo trimestre, con un ulteriore aumento delle sessioni del 46,7% rispetto al Q1.
Se i dati di inizio anno mostravano segnali di engagement molto positivi, come un aumento del 12,9% nella durata media della sessione, il secondo trimestre offre una visione più matura e per certi versi più interessante. Nonostante un leggero calo della durata media (-7% rispetto al Q1), l’intenzione di acquisto è migliorata.
L’Add to Cart Rate (ATC), infatti, ha proseguito la sua crescita: dopo aver raggiunto il 3,3% nel Q1 (con un +101,2% influenzato anche dai saldi invernali), nel Q2 si è attestato ad un ottimo 4%. Questo non solo rappresenta un miglioramento del 41% sul trimestre precedente, ma suggerisce che il traffico proveniente dall’AI sta diventando sempre più qualificato e propenso alla conversione, anche in assenza di saldi o altre promozioni stagionali.
I principali referral AI (Q2 2025)
Analizzando la provenienza del traffico, il panorama aggiornato al Q2 2025 vede ChatGPT confermare la sua posizione dominante, sebbene con una quota di mercato leggermente inferiore, passando dall’89,3% delle sessioni nel Q1 all’attuale 86%. Questa lieve flessione è stata assorbita da altri strumenti AI come Copilot, che emerge come un nuovo attore rilevante conquistando il 2% del traffico referral, superando Gemini, la cui quota scende all’1%.
La dinamica più interessante emerge però dall’analisi delle entrate. Nonostante il calo in volume di traffico, il predominio di ChatGPT come fonte di revenue si è rafforzato, passando dal 93,75% del Q1 a circa il 94,5% del totale nel Q2. Questo dato suggerisce un’alta qualità e propensione alla conversione degli utenti provenienti da questa piattaforma.
Al contrario, gli altri strumenti mostrano una performance inferiore rispetto al loro peso in termini di traffico. Perplexity, pur generando il 4% delle sessioni, contribuisce per meno dell’1% alle entrate, un calo significativo rispetto al 4,16% del primo trimestre. Anche Copilot e Gemini seguono a grande distanza, sottolineando come, al momento, la capacità di monetizzazione del traffico AI sia quasi interamente concentrata nelle mani di ChatGPT.
Le industries più interessate dal traffico AI (Q2 2025)
L’analisi dei settori merceologici interessati dal traffico AI ha visto un cambiamento nel corso del 2025. Se il primo trimestre aveva una netta predominanza dei settori Hard Goods (34,6%) e Fashion (26,6%), che insieme costituivano oltre il 60% delle sessioni, il Q2 rivela un panorama molto più diversificato e bilanciato.
Questi due settori, pur rimanendo rilevanti, hanno visto la loro quota di traffico più che dimezzata, scendendo rispettivamente al 21,4% e al 14,8%. Questa contrazione non indica un calo di interesse assoluto, ma piuttosto un’espansione delle aree di ricerca degli utenti.
La vera novità del secondo trimestre è infatti la crescita di altre categorie. I settori Luxury e Retail & Shops sono passati da circa il 6% ciascuno a un ben più significativo 14,5%, raggiungendo quasi la quota del Fashion. Anche il Beauty ha registrato un’impennata, triplicando la sua incidenza (dal 2,96% all’8,4%). A consolidare la sua posizione è anche il settore Home & Design, che sale al 10,6%, mentre lo Sport si dimostra la categoria più stabile, mantenendosi intorno al 15% in entrambi i trimestri.
Questo riequilibrio suggerisce che l’utente che si affida all’AI per consigli d’acquisto sta maturando, ampliando le sue ricerche da settori “tradizionali” come l’elettronica a un ventaglio di interessi molto più vasto, che include lusso, bellezza e retail generico.
Cosa ci dicono questi dati (Q2 2025)
I dati del secondo trimestre 2025 segnano il passaggio da una fase di adozione a una di maturazione nell’uso dell’AI per il commercio elettronico. Il cambiamento più significativo non è più nel volume del traffico, che pur crescendo si stabilizza, ma nella sua qualità.
Il calo della durata media delle sessioni, unito a un deciso aumento dell’Add-to-Cart Rate, indica che l’utente è ora più consapevole e mirato: usa l’AI per ricerche specifiche con una chiara intenzione di acquisto. Questo si traduce in un traffico a più alto potenziale di conversione.
Assistiamo inoltre a un doppio movimento di mercato: da un lato, gli interessi degli utenti si diversificano su nuovi settori come Lusso e Retail; dall’altro, la capacità di monetizzare questo traffico si concentra in modo ancora più netto su ChatGPT. Per il futuro, l’analisi si sposterà sempre più dal “quanto traffico” al “quale traffico”, monitorando la capacità dei nuovi player AI di colmare il divario di conversione e l’impatto di queste dinamiche sull’intero funnel di vendita.
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